San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto

offre un paesaggio decisamente esotico, più di 7.000 palme intervallate da oleandri dalle innumerevoli influorescenze, fanno di questa città una realtà unica in Europa.
Percorrendo i 5 km. del lungomare, uno dei più belli e suggestivi d’Italia, si comprende a pieno perchè questo luogo viene definito da sempre “la “Riviera delle Palme”. San Benedetto del Tronto conta oggi quasi 50.000 abitanti e dà subito la sensazione di una località aperta, dinamica,sicura di se.
Ha uno dei più importanti porti pescherecci d’Italia; è ricca di impianti sportivi: tennis, pattinaggio, hockey, calcio, rugby…; offre un porto turistico con circolo nautico, un palasport, bocciodromi, piscine, una pista per atletica leggera, una ricettività alberghiera diversificata e da tempo ben collaudata, un moderno palacongressi, numerose occasioni di svago sulla costa e tanti possibili itinerari nell’entroterra Piceno: un territorio ancora tutto da scoprire e capace di suscitare piacevoli emozioni.

Volevamo dire quattro passi tra gli splendidi palmizi Sambenedettesi.Qui la natura è stata particolarmente benevola e la mano dell’uomo ha sapientemente completato l’opera.
Sapevate che questa riviera vanta oltre tredici varietà di palme?
Proviamo a nominare alcune: la “Phoenix canariensis”; la “Phoenix sylvestris” che si differenziano solo per la colorazione dei frutti, (quelle piantate nel 1933 hanno raggiunto i 15 metri di altezza); la “Erithea edulis” dalle modeste dimensioni ma particolarmente elegante con le sue foglie palmate; la “Chamaerops humilis” (palma mediterranea) molto diffusa per la sua grande capacità di adattamento; la “Erithea armata” (palma azzurra) dalle delicate sfumature delle foglie; la “trachicarpus Fortunei” caratteristica per il crine lungo il fusto il quale veniva usato per imbottiture e materassi; la “Phoenix dactilifera” i cui datteri non sempre giungono a maturazione poichè il suo orologio interno non coincide con l’inizio della nostra stagione calda; la “Butia capitata”che genera una perfetta noce di cocco ma di appena 15 millimetri; la “Calamus” molto simile al bambù; infine la “Jubaea spectabilis” alla cui specie appartiene il nostro mastodonte arboreo della circonferenza di 4,74 metri alla base, che ha meritato una citazione nel Guinness dei primati come palma più grande del mondo.